"E ci risiamo. Cena presto e a letto immediatamente. Alle 20:45 mi butto tra le lenzuola preparandomi alla solita notte insonne pre-gara. Come tante altre passate, del resto. Un film già visto e rivisto. Mille pensieri. Il più ostinato è sempre quello: ma chi me l'ha fatto fare di iscrivermi ad un'altra maratona? Prendo sonno e le preoccupazioni svaniscono, ma la sveglia delle 4 mi riporta in un istante alla realtà. Alle 5 sono sul treno diretto al North Sydney Oval da dove alle 6:30 inizierò a calpestare il tracciato della maratona di Sydney, da pochi mesi inserita nel circuito delle 6 major. Mentre osservo il paesaggio che scorre dal finestrino sto pensando alle mille strategie, ma su tutte vince sempre quella della cara e vecchia: Ad Cazzum. Mi suggerisco di essere costante nella media al km pari ai 4:50. Ci sono 6 gradi di temperatura. Partenza e via caro Pez, ora tocca a te, sussurro tra me e me facendomi coraggio. Il percorso presenta alla svelta curve a gomito, U Turn e saliscendi continui. Con l'ansia che sale immagino che oggi sarà più dura del solito. I chilometri scorrono e prendo più confidenza con il tracciato. Il sole sta per sorgere e mentre si corre lungo i viali della città la temperatura diventa gradevole, ma soprattutto niente vento!!! Al 17esimo km mi passano di fianco, in un controviale, i primi atleti che sono già al km 28. Con un pò di invidia, li osservo con la coda dell'occhio. Eccola! Arriva la mezza e la passo in 1:41:24. Con il cervello inizio a fare i soliti e strani conteggi di matematica. Però ci dovrei essere con questa media. Corro e corro i chilometri senza perdere concentrazione, i lap indicatori a fianco strada scorrono e arrivo al 36esimo. Decido all'istante di non risparmiare più nulla, la tento e mi butto. In definitiva anche se scoppio ci arrivo. Sò di farcela, perché sento che ne ho ancora e allora via. Vai Pez. Aumento in progressione fino ad arrivare al confine con i crampi, ma stando molto attento a non andare oltre quella linea. Tra una gomitata e l'altra, scalcio e alzo le ginocchia fino all'arrivo all'Opera House e chiudo in 3:20:48. Non ci credo. Sia per il crono che per il Negative Split. Il coraggio sul finale mi ha ripagato. Non conosco ancora la classifica, ma poco importa. Sono davvero molto contento così!!!.
Il racconto che mi scrive sul telefonino Marco Pez Pezzini non lascia dubbio alcuno. Ottima prestazione del nostro leone Brescia Marathon. Bravissimo. Grande Pez!!! Adesso te ne mancano due. Non penserai affatto di fermarti vero? Altre notti insonni ti aspettano.
La prima volta non si scorda mai. La prima di Sydney, settima bellezza entrata di diritto nelle Major, non delude al suo debutto. La prima Major portata a casa dall'etiope Hailemaryam Kiros, con record del percorso. Stesso discorso per una pazzesca Sifane Hassan, capace di migliorare di oltre tre minuti il precedente primato. Attesa, attesissima la competizione australiana, uno skyline, ripreso dalle 6:30 di una splendida giornata di sole, da pelle d'oca. Poi loro, gli atleti, lo spettacolo, con i volti immortalati ovunque di re Eliud Kipchoge, il più grande di sempre, il maratoneta dei due ori olimpici, il vincitore di 11 majors, che il 5 novembre è pronto a festeggiare 41 primavere. E lei, Sifa Hassan, l'etiope naturalizzata olandese, campionessa olimpica dei 5.000 e dei 10.000 ai giochi di Tokyo 2020 e della maratona di Parigi. Con loro al via 35mila atleti, 42mila compresi quelli della 10K. Il finale dice che l'etiope Kiros, quarto a Tokyo e quinto a Berlino si porta a casa la sua prima grande maratona, la prima dell'ingresso nelle big. Vittoria e record del percorso con 2:06:06. Kipchoge arriva nono con i vincitori che gli corrono incontro per una foto con il re, il quale ha onorato e nobilitato questa "prima" australiana, consapevole di avere dato il massimo. All'alba dei 41 anni. In campo femminile, il trionfo è di una monumentale Sifane Hassan, in solitaria dal 35esimo chilometro, dopo essersi "mangiata" l'etiope Workenesh Edesa, che nel settembre 2024 fu capace di stabilire il record del percorso in 2:21:41. Finale in crescendo per la Hassan, la quale nobilita l'albo d'oro della maratona di Sydney, distruggendo il vecchio primato e chiudendo in 2.18:22. Seconda Brigid Jepchir Kosggei, 2:18:56 per la vincitrice di Boston ed ex primatista del mondo.