Stefano mi ha definito in un suo post "un maratoneta esperto". Credo che questa espressione rappresenti meglio di altre cosa sia un ossimoro (figura retorica: accostamento di parole che esprimono concetti contrari ndr). Certo è vero che sono all'incirca alle nozze d'argento con la maratona. Ma non si è mai abbastanza esperti di maratona. La London Marathon, infatti, mi ha emozionato come fosse la prima!
E nulla conta aver già ascoltato il boato della First Avenue, il ricordo del passaggio sotto la porta di Brandeburgo, il rumore cadenzato dei passi sui mille ponti della Windy City o la fatica della Heartbreake Hill.
Londra è una maratona diversa, bella e entusiasmante come nessun'altra! La più bella che abbia mai corso. Il giorno della maratona mi sono sentito come al luna park...nel centro del mondo dei (60mila) runner!
Più di tre ore di emozioni, tifo assordante, brividi al traguardo ma anche tanta fatica e caldo (d'altra parte la "regina" esige il tuo tributo). Sono queste le vibes che rimarranno indelebili in me.
Il risultato, per quello che conta al mio modestissimo livello, mi soddisfa. D'altronde ad ogni maratona (e relativa preparazione) mi rendo conto che i 42.195 metri sono il massimo sforzo consentito dalle mie articolazioni e una road to London problematica aveva già spento ogni velleità di PB.
Ad ogni modo mi sentivo bene e me la sono goduta chilometro dopo chilometro con un passo regolarissimo (ho messo il cruise sui 4:30 e l'ho tenuto dall'inizio alla fine).
Pelle d'oca nei passaggi al Tower Bridge, a Westminster e, infine, l'incredibile arrivo con Buckingham Palace da cornice!
Ed eccola al collo la mia quinta stella!
Brescia Marathon c'è!
P.S. Se London Calling, Tokyio (I hope) will call soon!