|
IL PROFILO ALTIMETRIICO DELLA GARA |
A beneficio di chi non conosce già questa gara, ecco, tratta dal sito dell'organizzazione, l'analisi del percorso della Tre Campanili che si correrà domenica prossima a Vestone.
"Si parte in piazza davanti alla chiesa si gira subito a destra per una brevissima discesa che immette sulla statale, per circa 300 metri poi si rientra subito in paese in via Glisenti leggera salita per altri 200 m e si gira sotto l’arco che segna l’inizio della strada che porta a Pertica Bassa, da qui in poi non si lascia più il fondo valle fino a Forno d’Ono .
La strada è tutta in costante anche se non eccessiva salita e costeggia il torrente regalando un pò di freschezza di cui gli atleti cominciano ad abbisognare. Il km 6 è posto un pò prima del paese e subito dopo si trova il primo ristoro. Consiglio di approfittarne perché subito dopo inizia la parte più dura per quanto riguarda la salita che comunque non darà quasi respiro fino al km 14.
Al km 6,30 inizia un bellissima mulattiera in trincea molto fresca perché tutta all’ombra, ma con un notevole dislivello: in soli 2 km da Forno ad Avenone si salgono circa 350 m. di dislivello prima di entrare in paese e approfittare di una fontana e una breve discesa per rifiatare un pò.
Bellissimo il passaggio nel vecchio borgo che immette in un sentiero erboso ma ripido, che girando dietro il cimitero riporta sull’asfalto dove troviamo il secondo ristoro.
Da qui la salita è continua ma non terribile e molti riescono a correre fino al passo S Rocco, km 10, dove prendiamo a destra ci immettiamo sempre in salita su una stradina prima asfaltata poi sterrata e sentiero dove ci aspetta la sorpresa di un ripidissimo anche se breve strappo che porta a toccare la quota più alta di tutta la gara, 1040 m. secondo i gps.
Però da qui possiamo anche riprenderci (giusto un pò) perchè ci aspetta una bellissima discesa in una veloce mulattiera sterrata, circa 1.5 km che finisce nel bel paese di Livemmo dove dopo un passaggio in centro si ricomincia a salire prima su asfalto fino a S. Rocco dove troviamo un degno ristoro poi ancora su sterrato (meno di 1 km) e qui, dopo il passaggio in località Pineta, troviamo finalmente il G P della montagna a quota 990 (km 14).
E adesso si scende, ma non pensate che sia tutto facile; la discesa è bellissima e offre continue distrazioni dati i bellissimi scorci di panorami che ci circondano, ma le gambe sembrano non apprezzare e quindi prestiamo attenzione. A questo punto ci troviamo ad attraversare il bel paese di Belprato che vanta parecchi atleti che vengono incitati con molti applausi dai competenti residenti e dove troviamo un ristoro. A questo punto una breve salita ci riporta su un sentiero dove troviamo una bellissima discesa nel bosco abbastanza tecnica che verrà apprezzata da chi dispone ancora di un pò di brio.
Dopo il bel passaggio intorno alla chiesetta di S. Bernardo, ancora 1 km di bosco e si arriva al roccolo Morandini con un bel passaggio nel prato sempre in discesa e l’ultimo ristoro. Ma ci resta ancora più di 1 km di discesa durissima con tratti in cemento che attentano veramente ai nostri stanchi muscoli prima di arrivare sull’asfalto per l’ultimo km tra una degna cornice di pubblico e il sospirato striscione dell’arrivo.
Km totali quasi 21,097 ma la soddisfazione è grandissima e ci accompagnerà a lungo.
Arrivederci al 1 di luglio"