"Si, l'ho fatto davvero. Continuo a ripetermelo da quando sono tornato due settimane fa. Ho percorso l'intero Cammino di Santiago, nella sua versione francese.
Era un sogno che coltivavo da tempo, ma come spesso accade, gli impegni quotidiani e la mancanza di tempo non mi avevano mai permesso di realizzarlo. Poi, in uno dei momenti più difficili della mia vita, a metà aprile, ho messo da parte tutte le mie paure e mi sono lanciato in questa grande sfida.
Cosa dire del Cammino? Credo che chiunque lo intraprenda si metta davvero alla prova. Si entra in contatto profondo con se stessi, scoprendo i propri limiti e comprendendo cosa è veramente importante nella vita rispetto a ciò che è superfluo.
Il cammino non è mai banale, proprio come la vita, è fatto di salite e discese, di cambiamenti improvvisi, di incontri, di solitudine, di fatica e di meraviglia.
Cosa ti lascia il Cammino? È difficile da spiegare. È un sogno che si realizza, e come tutti i sogni che si compiono, lascia dentro una gioia profonda, quasi impossibile da descrivere."
Grazie Michela.
Ho camminato intensamente per raggiungerti Santiago, e soprattutto ho camminato incontro a me stesso.
Il Cammino di Santiago non è un semplice viaggio, ma un'esperienza che trasforma chi lo intraprende. Un viaggio nell'anima, una ricerca interiore che si svela man mano che il cammino si snoda tra paesaggi mozzafiato, antiche tradizioni e incontri indimenticabili. È un invito a fermarsi, a riflettere, a rimettersi in ascolto di sé stessi, alla ricerca di un senso che troppo spesso sfugge nel frastuono della vita quotidiana.
Quando Marco Pea ha iniziato il suo cammino, ha lasciato alle spalle tutto ciò che conosceva. La città, il lavoro, le preoccupazioni quotidiane e in questi tempi moderni e complicati, il futuro che non smette mai di preoccupare. Marco ha mosso il primo passo lungo il Cammino Francese e durante il percorso il peso delle aspettative si è alleggerito e la mente, finalmente libera, si è aperta alla bellezza della vita, alla sua fragilità, ma anche alla sua intensità. Ogni passo che ha compiuto, pur nella fatica fisica che lo ha costretto a sentire ogni muscolo, è diventato un piccolo atto di coraggio.
Arrivare a Santiago non significa solo finire un cammino, ma segnare l'inizio di una nuova vita.
Non posso che ringraziare Marco per questa metafora della vita.
Per i fanatici dei numeri ecco il tabellino di marcia di Marco:
Saint Jean - Santiago de Compostela - 27 tappe - Km 850 - D+ 850
Santiago de Compostela - Fisterra - 3 tappe - Km 102 - D+ 2180
Fisterra - Muxia - 1 tappa - Km 28 - D+ 600
Nessun commento:
Posta un commento