Passando per l'angusto "Passo Del Diavolo", pericoloso per il freddo e l'umidità che lo rendono estremamente scivoloso c'è un corno, ai piedi del quale l'antica cascina "Delle Due Signore", pare sia un luogo dalla sinistra fama. Si dice che due donne in viaggio, dirette verso Pezzoro avessero, su suggerimento di alcune guide, deciso di fermarsi in questa cascina per la notte, con l'idea di ripartire il giorno seguente con il loro aiuto. All'arrivo degli uomini vennero rinvenuti i corpi decapitati e successivamente le teste delle sventurate, una nel vicino laghetto e l'altra sul prato. I responsabili non vennero mai scoperti. Da allora i fantasmi delle povere donne si aggirano tra i prati della montagna urlando la propria sete di vendetta e terrorizzando chiunque si avvicini. Quando si fa un'escursione sul Gölem, molto meglio arrivare in orario!
Il monte è lì da sempre, sotto i nostri occhi e nel nostro immaginario. Il suo profilo imponente si risolve nelle acque scure del Sebino. Il suo tenero vestito verde ha poco di minaccioso, tranne quando nubi scure si addensano sulla cima scatenando feroci temporali.
Gaetano arranca sulla tremenda Forcella di Sale, si aggira tra i boschi, corre veloce tra i prati, adotta tutte le precauzioni e prega, sperando nella buona stella che lo faccia arrivare in tempo in vetta perché domenica, a metà mattina, la cima era avvolta da una fitta nebbia. Lui vuole fare alla svelta, non vuole rischiare di arrivare tardi. Non desidera l'idea di correre il rischio di trovarsi magari "Le Due Signore" sul suo cammino. Lo rifiuta proprio. Il leone BSM per merito di una forza ancestrale combatte gli spettri, compreso il suo che gli diceva di ritirarsi, eppure anche per quest'anno mette in archivio la sua Proai Gölem che di solito inizia con la fine dell'estate.
Si è conclusa così la 31esima edizione dell'iconica corsa in montagna che da Provaglio d'Iseo conduce fino al Rifugio Almici. La manifestazione è tornata in grande stile, dopo lo stop forzato delle elezioni dello scorso anno. Ha registrato 436 iscritti di cui 376 uomini e 60 donne. Un tracciato di 29 km e 2.300 D+. Strade asfaltate, sentieri tra i boschi e panorami mozzafiato. Temperature miti e cielo sereno alla partenza, ma in vetta lo si può notare anche dalle foto, nebbia e freddo. Hanno trionfato Giuseppe Pedretti (Pegarun ASD) con il tempo di 2:42:12 e Corinna Ghirardi (US Malonno) in 3:05:55. Imbattuto il record del nostro ex Diego Angella di 2:40:28, registrato con la maglia BSM e domenica terzo in 2:44:03, mentre la Ghirardi stabilisce il nuovo record femminile.
I nostri atleti green, leoni della città, sono partiti puntuali alle 7 dalla piazza di Provaglio. Nella classifica BSM il più veloce è stato appunto Don Gaetano Bettoni che leggermente in ritardo rispetto agli scorsi anni compie comunque una buona prova di resistenza, soprattutto con se stesso e firma l'arrivo in vetta con il tempo di 4:03:11.
Dietro a Gae c'è l'arrivo dell'ultramaratoneta Matteo Berto che taglia il traguardo in 4:09:01. A seguire Giovanni Piovra Piovani in 4:12:57 e Marco Zipponi in 4:31:37. Nella foto sopra, il formidabile trio composto da Gaetano, la nostra amica ed ex BSM Veronica Masseroli, arrivata in vetta come settima donna assoluta in 3:46:14 ed un mito del podismo bresciano Alessio Giugno che l'ha seguita negli allenamenti con tanti preziosi consigli. Per la cronaca, Alessio, dopo la partenza della gara ha raggiunto la città per correre la GdB Run. Una forza della natura. Nel frattempo Gaetano è arrivato, cammina immerso nei pensieri e nel silenzio della sacra vetta volge lo sguardo verso il Redentore. È salvo.
Nel link la classifica completa.
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