"Ragazzi, oggi noi moriremo un poco" disse il grande Emil Zapotek rivolgendosi agli altri corridori alla partenza della maratona olimpica. Zapotek resta l'unico nella storia dei Giochi Olimpici ad aver vinto nella stessa edizione, Helsinki 1952, i cinquemila e diecimila metri e la maratona. Non tutte le gare sono maratone, ma correre in forma agonistica, su qualsiasi distanza, comporta sempre un impegno che richiede di stringere i denti, di soffrire, di dar fondo a tutte le residue energie pur di conseguire il traguardo. Questo è il senso degli scatti fotografici realizzati dalla sensibilità di Pietro Delpero. Tutti gli scatti, dodici, presenti in questa occasione riguardano momenti della corsa podistica Internazionale di Navazzo, in diverse edizioni. La elaborazione grafica delle iniziali della parola SPORT rende mirabilmente il senso di questa esposizione: Sudore. Passione. Ostinazione. Resistenza. Tecnica. "No pain, no gain". In questo conciso proverbio inglese, molto diffuso fra gli sportivi in tutto il mondo, è concentrata la sintesi profonda della vita, non solo dello sport. Tradotto liberamente sta a significare che, non c'è successo, vittoria, traguardo (gain), senza impegno o, tenacia, talvolta sofferenza (pain). Una lezione che oggi sembra un pò sbiadita.
Ottavio Castellini
Questo scatto e tutti gli altri dodici sono in esposizione da ieri, sabato 13 gennaio fino al 4 febbraio, presso il Museo Nazionale della Fotografia - Cinefotoclub Brescia - C.da Carmine 2/F - Brescia
Orario apertura: Mart/Merc/Giov dalle 9 alle 12 - Sab/Dom: dalle 16 alle 19.
Gae Bettoni, Fabrizio Pillitu e Marco Meris questo pomeriggio erano già in posa davanti alla loro ormai storica fotografia. Manca il quarto, che è giusto ricordare: Gianluca Beschi. L'anno dell'edizione potrebbe essere quella del 2018.
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