sabato 5 novembre 2022

BUON COMPLEANNO GIANNI


"Guarda, c'è un bresciano di Lumezzane che sta vincendo la maratona di New York". Se chiudo gli occhi mi sembra ancora di sentire la voce di mio padre che mi invita a fissare il televisore. Nel 1986 avevo 18 anni e per me, in quel periodo, il mondo dell'atletica era totalmente sconosciuto e New York era la città dei sogni che conoscevo solo attraverso i film. Mio papà seguiva sempre l'atletica in TV ed è grazie a lui se da quel giorno qualcosa è cambiato. Quel giorno, il 2 novembre del 1986, mi incollai allo schermo e vidi per la prima volta questo ragazzo magro con i capelli al vento che entrava per primo a Central Park e nella storia dello sport italiano. Gianni Poli 28 anni, a tre giorni dal suo compleanno, vinceva la maratona di New York. Di quelle immagini, aldilà della gloria che stava per compiersi, rimasi colpito da quel ragazzo che, da Columbus Circle in leggera salita verso il traguardo si gira indietro una volta, due, tre, quattro volte per assicurarsi che gli avversari siano a debita distanza. Dopo tutti questi anni mi restano impresse le immagini di lui che mantiene la falcata sicura e il suo corpo che dopo l'arrivo, per la stanchezza e, forse, l'emozione, inizia a irrigidirsi, mentre al giornalista che lo insegue lui comincia a parlare con sé stesso in terza persona: "oggi l'hai fatta proprio bella". Gianni era partito cinque anni prima con la maratona di Fukuoka, dove non volevano farlo gareggiare perché aveva un 2:14. La preparò in due mesi e la concluse al quarto posto, stabilendo il primato italiano e diventando così il suo trampolino di lancio tra i professionisti. Sono tante le medaglie al collo di Gianni. Nel 1985, un anno prima dell'impresa, ancora un quarto posto a Chicago. Per la data di New York era partito tranquillo, lasciandosi alle spalle le tensioni delle settimane prima della gara e ha raggiunto un risultato che ha ripagato la sua dedizione agli allenamenti e all'impegno. Nel mondo del podismo ora Gianni lo conosciamo tutti bene anche grazie alle gare che organizza come la Cortina-Dobbiaco e la Sarnico-Lovere. Nel 2018 il sottoscritto insieme ad altri compagni di squadra della Brescia Marathon abbiamo affrontato la trasferta con lui proprio a New York in occasione della gara. Per me era la terza partecipazione da maratoneta nella grande mela, ma quella volta essere accompagnati con il vincitore della maratona più bella del mondo, ha avuto un sapore diverso. La "sgambettata" di rito a Central Park il venerdi mattina, correre in anteprima gli ultimi 5/6 km in zona traguardo e i consigli tecnici su come affrontare partenza e arrivo. Per me era come rivivere un pò quelle immagini che avevo visto con mio padre quasi trent'anni prima. Poi c'è stata la cena di rito della domenica sera, a fine gara, con tutte le nostre medaglie al collo nel solito ristorante Melograno sulla 51esima street. Abbiamo festeggiato il suo compleanno ed è stata una serata piena di aneddoti. Seduto di fianco a lui mi disse di quel 2 novembre: "Sono stati 12 km difficilissimi, ma penso che nella fortuna e nella sfortuna, avessi un credito e sono riuscito ad andare a correre per una vittoria molto importante". Buon compleanno per i tuoi 65 anni campione!



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