domenica 19 aprile 2020

AMARCORD • 5 • XX MIGLIA STORICA


Fate attenzione alla vostra destra. Il ragazzino con gli occhietti vispi e il pettorale 1384 sembrerebbe leggermente più indietro rispetto agli altri due, ma è solo un illusione perché in quegli anni aveva già la stoffa del maratoneta. Vendeva cara la pelle e da allora non si è più fermato. Una grande carriera da runner e tanti km macinati. Qualche indizio. Volto noto, umile scriba di cronache podistiche, instancabile e colonna portante della Brescia Marathon. Scoprite chi è, ma vi ho già detto tutto io.


La XX Miglia veniva affiancata anche da una Mini XX Miglia per i bambini che copriva la distanza di 12 Km. Qui sopra con il pettorale 1122 vediamo ancora in azione il nostro atleta misterioso durante il passaggio in via Cremona.


Dalla sua collezione Aldo Mastrapasqua manda questa foto. Si possono notare i vari modelli di scarpe A2 e A3 che venivano indossate all'epoca. La frase era: "Parole poche e fa nà le oche". Chissà quale salita stavano affrontando.


No, non è il professore della Casa di carta in una vecchia foto in bianco e nero, ma è il nostro Roby Cadoli che con aria di sfida si avvicina al fotografo. A quell'epoca Henry gironzolava e faceva gare in bicicletta. Vince la medaglia il nostro Momo che speriamo avrà il buon cuore di dividere con noi il premio in gelato offerto dallo sponsor Atleta Bellelli.

2 commenti:

Marzia ha detto...

Che belle foto!

enrico p. ha detto...

Ottima iniziativa : la XX Miglia è stata una delle gare che ha portato i bresciani ad avvicinarsi al podismo, tutta la città era coinvolta e gli spettatori erano moltissimi , nessuno reclamava per le vie chiuse e le auto ferme....e noi pionieri impavidi ed impreparati con un abbigliamento improvvisato e calzature di fortuna ( i più avevano le Tepa sport o le Form sport ) ci buttavamo ad affrontare i durissimi 32 km con partenza da via Cremona, direzione Mompiano e poi salita del colle S.Giuseppe per poi scendere verso Nave ed affrontare il Muratello, e quindi , la lunghissima discesa di 10 km verso via Turati ....ma non era ancora finita , direzione villaggio Ferrari e poi finalmente la folla di via Cremona , distrutti ma entusiasti, accanto al negozio Ogna Sport , gli arrivi si susseguivano fino al tardo pomeriggio e le premiazioni finali erano una festa popolare, non come adesso alle quali presenziano solo i diretti interessati......mi sono dilungato , ma questi ricordi mi hanno emozionato ,come vedere che il nostro grande Ivano condivideva già con me , Roberto, Gianfranco, e molti altri la passione per questo sport : la corsa !