domenica 22 ottobre 2017

VENEZIA, VENICE MARATHON

A distanza di 22 anni dall'ultima volta, sul pennone più alto della Venice Marathon torna a sventolare il tricolore. Questo grazie alla vittoria del veneto di origine eritrea Eyob Faniel Ghebrehiwet. 2:12:16 il tempo fatto segnare dall'azzurro, che così abbassa di oltre tre minuti il suo PB e assume un valore ancora più alto in considerazione delle acclarate difficoltà del percorso. Ma il pur bravissimo allievo di Ruggero Pertile poco avrebbe potuto se il destino - sotto forma di una pessima organizzazione - non ci avesse messo lo zampino. Accade infatti che intorno al 25° km, il gruppo di testa formato da sei atleti tra cui due o tre "lepri" che precedevano Eyob di circa un minuto, abbiano incredibilmente imboccato una sorta di vialetto secondario senza che nessuno dell’organizzazione lo segnalasse loro per almeno 300 metri. Una volta ripreso il "vero" percorso, questi avevano perso complessivamente più di due minuti ed è ovvio che non potessero più rimontare Eyob, che da lì si è involato senza problemi verso la vittoria finale. Un pasticciaccio brutto che non si può certo imputare al vincitore, ma tant'è. Detto della vittoria al femminile dell'etiope Sule Utura Gedo, decima assoluta in 2:29:04, veniamo a parlare dei nostri tre in gara. Il migliore del gruppetto è stato Danilo Scalvini (3:30:42), seguito dai bravi Max Zambelli e Paolo Scopelli. Per tutti risultati sopra i record personali, ma i nostri complimenti non glie li leva nessuno.
Classifica.

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