domenica 8 giugno 2014

FORNO di ZOLDO, LA DOLOMITI EXTREME TRAIL del BORGO


Quando ci sono di mezzo il Borgo e le sue imprese, io mi limito a fare il ragioniere. Riporto il suo risultato e poi subito mi faccio da parte lasciando parlare le sue immagini e le sue parole. Grande Michele!
  • Dolomiti Extreme Trail (53 km - 3800d+, 3710 d-) - Michele BORGOGNONI, 281° in 11:18:56

"Dolore e stupore"; cosi Federica Boifava nell'incontro di presentazione degli atleti "top", commentava cosa per lei significano le gare in Dolomiti.
La corsa (www.dolomitiextremetrail.com) : è in un ambiente da favola, la Val di Zoldo abbracciata e protetta da due colossi buoni e magnifici, la Civetta e il Monte Pelmo (patrimonio UNESCO). Dove è la Val di Zoldo: subito a sinistra di Longarone (diga Vajont); lo dico perché anche  nella presentazione di ieri si parlava del "bivio sbagliato" per cui normalmente si tira dritto per la più famosa cortina e alta Val Cadore. Qui invece la valle non è così turistizzata, ci si arriva per sbaglio appunto, e forse per questo mantiene un non so chè di montagna di una volta, quando ci andavamo noi da bambini.
Il motivo delle mie performances "deludenti" è chiaramente dovuto al servizio fotografico, ma sicuramente anche il caldo e il mio solito mal di stomaco finale (scuse per i lettori) hanno giocato la loro.
Alcune immagini che mi sono rimaste, impresse nei cinque sensi. Le montagne  come cattedrali... senza fiato. Alla prima malga abbiamo conosciuto Modesto, nonno di 90 anni che dicono che viva lì tutto l'anno. La neve, e dico una cosa scontata, tanta tanta tanta a pennellare le sontuose vette (e anche infradiciare le scarpe dopo almeno 5 delle mie 11 ore di percorrenza) tutti i lati nord !!! Il mugo, profumato particolarmente dopo che il sole era alto, a contornare i sentieri alla base del Pelmo e Civetta, e a tirare uno sgambetto ai poveri e stanchi runner con le sue tortuose radici, a tradimento.
L'acqua, fresca e gelida: che buona!!!!, servita gratis h24 da quei cannelli con vasca (qui ogni frazione ne ha quasi uno per via) che da noi sono ormai una rarità. .. e qui con un valore aggiunto: pieghi la faccia, allunghi la mano, senti la frescura che ti bagna la mano e la faccia e intanto che bevi ammiri le montagne!!! Le salite, tremende e maledette siano, quando poi arrivano a fine gara!!, infinite e poi ... e poi ti aspetta un balcone inatteso.. cime  a perdita d'occhio. . lì per te e per  chi ha voglia di faticare e sentirsi a un passo dal cielo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Borgo 6 grande!!!
Kikka

Anonimo ha detto...

sei troppo extreme,come sempre un grande!!!
ivan g.