Tra una decina di giorni, domenica 3 Novembre,
si correrà l'edizione 2013 della Maratona di New York, da sempre uno dei
sogni, se non IL sogno di ogni podista. Anche quest'anno ci saranno al
via alcuni dei nostri e a loro (come peraltro a chi ha scelto altre maratone) va già da ora il nostro in bocca al lupo.
Della gara in sé stessa sapete tutto
o quasi. Quello che vi proponiamo oggi è qualcosa di diverso. "Maratona
di New York" è infatti anche il titolo di uno spettacolo teatrale scritto da Edoardo
Erba, un piccolo gioiello tradotto e rappresentato in tutto il mondo, che si erge a splendida
metafora della corsa della vita. Un testo delicato e profondo, una sfida
fisica (oltre che verbale) per tutti gli attori che l'hanno portata in
scena, impegnati a correre per l'intera durata della pièce. L'apparente
normalità della situazione (due amici che si allenano di notte per andare
a correre la maratona) è in realtà il punto di partenza attraverso il quale
i due personaggi, Mario e Steve, immersi nell'atmosfera rarefatta ma molto
fisica della corsa, sostenuti dalla leggerezza e dalla vivacità dei dialoghi,
dipanano le loro esistenze andando oltre l'atto sportivo, chiedendo quasi
a chi li guarda di affezionarsi alle loro vite, di fare da testimoni alla
fragilità delle loro certezze e di seguirli fino all’ultimo nel loro sognato
tentativo di raggiungere la meta che si sono posti. Perché come disse Bill Bowerman, "Correre è fondamentalmente un assurdo passatempo attraverso il quale sfinirsi. Ma se riuscirete a trovare un significato in esso, riuscirete a trovare un significato in un altro assurdo passatempo: la vita".
Eccovi dunque uno spezzone dello spettacolo.
Si sa mai che qualcuno l'opportunità di vederlo dal vivo.
3 commenti:
Quante emozioni… peccato non poterlo vedere nei nostri teatri. Bravo Mr. Marathon.
io vado a vederlo al teatro Leonardo a Milano il 6 novembre... dopo la vera maratona di NY che però quest'anno non correrò ;)
Deve essere molto particolare!
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