Dicono che la Maratona Alpina non si possa definire nè una
Skyrace, nè una Skymarathon, nè un Trail, nè un' Ultra. Niente di tutto
questo. E' semplicemente la Maratona Alpina. Una co(r)sa unica.
Si parte da Piovene Rocchette, provincia
di Vicenza, e si percorrono circa 42 km di sentieri, mulattiere e strade
bianche scarsamente frequentate per arrivare a Pian delle Fugazze, in territorio
trentino, percorrendo l'ideale linea storica difesa dall'Esercito Italiano
contro l'avanzata Austro-Ungarica durante la guerra 1915-18.
Il fattore competitivo è ridotto all'osso: solo una gran sfacchinata in montagna, quella montagna per la quale occorre
avere una passione sfrenata.
Il tracciato costituisce una componente essenziale
dell' unicità della Maratona Alpina: oltre a percorrere infatti luoghi indubbiamente
belli e caratteristici (l'alta Val Leogra su tutti), lì tutto parla di
storia, di Guerra, la Grande Guerra, e di tanti giovani mandati al massacro,
con il susseguirsi di trincee, forti, ruderi di caserme e casematte, per
non parlare della Strada delle 52 Gallerie che sale al Pasubio, opera di
alta ingegneria militare, anch'essa risalente al primo conflitto mondiale.
Al termine di questa strada, i concorrenti possono arraffare l'ambitissimo premio.
Non il 'solito' pacco-gara, ma il leggendario minestrone del Papa (il Rifugio...
Papa, non Benedetto XVI), carburante indispensabile per poter affrontare al meglio gli ultimi 7 km di gara,
la cosiddetta 'Strada degli Eroi', che porta all'arrivo di Pian delle
Fugazze. In totale circa 2.900 mt. di dislivello positivo.
Quasi 400 i partecipanti all'edizione di
quest'anno, la 38^, in una giornata calda, ma ventilata. La partenza, sabato
mattina, tra le 5,00 e le 5,30. Anche questa è da spiegare. Non è che ognuno parte quando vuole come
ad una Fiasp. Qui si parte 'per chiamata'. Ogni pettorale, cioè, viene
consegnato singolarmente con chiamata in ordine alfabetico per cognome
da 4 postazioni differenti (anche questo un particolare quasi 'unico').
Al via della prova due dei nostri: i bravissimi Claudio 'Ponto' Pontoglio
e Beppe 'Rennino' Travagliati.
Le classifiche ufficiali non sono ancora disponibili (per quanto il risultato sportivo sia relativo). Da una soffiata, ho saputo che Beppe ha concluso la sua sfacchinata in circa 8 ore e mezza in 189^ posizione. Del Ponto non so nulla. Vi aggiornerò appena possibile.
3 commenti:
Bellissimo racconto che fa venir voglia di esserci. Non c'è niente da fare: il nostro blog è unico. Grande Ivic
Una corsa non corsa che si disputa dal lontano 1974...42 km di storia (e di fatica) senza l'assillo di dover lottare per miglirarsi di un paio di minuti ma solo con la voglia di arrivare al prossimo punto di controllo e ristoro...dove sai già che i volontari non ti lasceranno ripartire se prima non ti sei mangiato almeno un panino con la soppressa...perchè la strada è ancora lunga!!! appena riesco giro un paio di foto, ottimo reseconto Mr Marathon, sembrava ci fossi anche tu con noi!!!
bellissima co(r)sa ....ahhh l'anno prossimo ..... da mettere in calendario! ;-)
Posta un commento