martedì 4 ottobre 2011

TEST CONCONI

Il Test Conconi è opera del biochimico ferrarese Francesco Conconi e di alcuni suoi collaboratori. Si tratta di un test funzionale che si esegue percorrendo a velocità crescente tratti fissi (di solito 200 mt., generalmente in pista), utilizzando un cardiofrequenzimetro per registrare la frequenza cardiaca alle diverse velocità. 
Uno degli scopi del Test è quello di determinare la cosiddetta Soglia Anaerobica.
Questa rappresenta, tra l'altro, il punto di attivazione massiccia del meccanismo anaerobico. Oltre questo punto, la produzione di anidride carbonica, la respirazione ed il livello di acido lattico prodotto crescono rapidamente. 
Il Test diventa quindi uno strumento utile per impostare correttamente i propri allenamenti, fornendo agli atleti le andature a cui questi andrebbero effettuati, arrivando a fornire anche l'andatura ideale per le lunghe distanze (Maratone e Mezze). 
Queste sono solo alcune nozioni in rapida sintesi. Qualora voleste documentarvi più approfonditamente, esiste una vasta bibliografia e potete trovare molti siti che sviscerano a fondo l'argomento.
Perché ne parliamo. 
Il Prof. Osvaldo Mombelli si è offerto di effettuare questo test ai nostri atleti. 
Gli interessati possono contattare Mauro Visini (presso Forrest Gump) che  fornirà ulteriori informazioni sull'iniziativa e fornirà le indicazioni sul come mettersi in contatto col Prof. Mombelli.
Nelle immagini proposte, un esempio di risultati forniti dal test.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Con tutto il rispetto ma c'è qualcosa che non va in quello che avete pubblicato, la vedo dura che uno con una soglia anaerobica di 160 battiti possa fare delle ripetute anche brevi a 189, dato che avrà le pulsazioni massime a 175 circa...
Argorunner

Steve Strange ha detto...

Mi spiace, ma non ho risposte al riguardo. Né so se i dati riportati negli esempi siano di fantasia o frutto di un test effettivamente eseguito. Ad ogni modo, l'analisi e la spiegazione dei dati forniti dalla prova non è affare di nostra competenza, ma del tecnico che effettua il test e a lui vanno eventualmente confutati.

Anonimo ha detto...

ciao Mr Marathon


confermo:


DATI DI FANTASIA


VISUS

PS: SE L'AMICO Argorunner vuole
argomentare proprie perplessità fammi contattare che lo metterò in contatto con "sviluppatore test"

Anonimo ha detto...

Ciao, non volevo polemizzare, magari dite semplicemente allo sviluppatore che un utente del sito aveva delle perplessità sui ritmi di allenamento consigliati, poi se vuole potrà dare la sua opinione o meno.
Io sono intervenuto solo perché l'argomento mi interessa. Nello specifico non importa che i dati di partenza siano realmente di un atleta o di fantasia. Dato per buono che la soglia sia a 160 battiti dico che non si può consigliare di fare le ripetute a 189 battiti, è un allenamento insostenibile perché la differenza tra le pulsazioni massime e la soglia è circa 10-15 pulsazioni, come verificabile allenandosi con il cardio.
vi seguo spesso perché avete un ottimo sito. Cordiali saluti
Argorunner

Steve Strange ha detto...

Nessun problema Argorunner. Seguiremo anche noi con interesse lo sviluppo della discussione nel caso qualcuno voglia intervenire sull'argomento.
Ciao.

Paolo P ha detto...

Mi intrometto, con la massima modestia ed in punta di piedi.
Per stimolare i meccanismi anaerebici e per migliorare la tolleranza lattaccida (Dio mio che paroloni) è necessario effettuare allenamenti oltre la frequenza massima. Poi tutto dipende da che tipo di allenamento si sta effettuando e dal tipo di gara che si vuole preparare. Anche il recupero svolge un ruolo importante. I velocisti (stavo per scrivere noi velocisti, ma poi un po' di senno mi ha fermato) per esempio fanno spesso ripetute "alla morte" per poi recuperare 6/8/10 minuti straidati sul prato (oppure abbracciando il water causa conati di vomito), il maratoneta non recupera mai 10 minuti, pero' è ovvio che mantiene la sua frequenza cardiaca entro certi limiti. Comunque il discorso è interessante.
Buona giornata

Paolo P

Anonimo ha detto...

Andare oltre la frequenza massima è impossibile proprio perché è la frequenza massima, se la superi vuol dire che non era la massima. Sono d'accordo che chi si dedica alle distanze brevi lavorerà ad alta altissima intensità, se vogliamo dire la più alta possibile mi va bene, tipo 98% delle massime? ok. Tipo al valore massimo? ho dubbi ma ok. Sopra non è possibile dal punto di vista logico. Io per esempio ho le massime a circa 182 - 185 e le raggiungo nel mezzofondo. Ti assicuro che vorrei tanto poter andare a 195 andrei più forte ma è impossibile. Tra l'altro mi calano con l'età, non c'è niente da fare.... :-)
Argorunner

Paolo P ha detto...

Argorunner, una domanda.
Come hai fatto a misurarti la frequenza massima ?

Grazie

Paolo P

Paolo P ha detto...

Aggiungo poi, sempre a mio modesto parere, che la frequenza massima è comunque sempre "relativa". esempio scemo. Un atleta corre 5 km a 4' netti con 160 battiti di media e ha una frequenza massima di 175 (numeri a casaccio).
L'atleta si infortuna e resta fermo 6 mesi. Scommetti che se quello vuol correre 5 km a 4' netti avrà pulsazioni ben diverse da prima ? (ammesso che riesca a correre per 5 km a 4').
La sua frequenza massima sarà sicuramente calata, ovvio è rimasto fermo 6 mesi !
Probabile quindi che nella tabella del Professor Nonmiricordoilnome, ci sia il valore di 189 battiti per dire "spara al massimo che puoi fare". Aggiungo poi che il test Conconi andrebbe poi rifatto ogni tot mesi, proprio per vedere i progressi ottenuti e per "ritarare" gli allenamenti. Ah..altra cosa:ovviamente una schiappa come me non ha mai fatto il test di Conconi ^_^.

Anonimo ha detto...

Beh, la frequenza massima me la sono misurata con il cardiofrequenzimetro.

In cinque anni non sono mai riuscito a superare 182 pulsazioni, direi che quello è il mio valore massimo o è molto vicino tipo 183 o 184. Questo massimo (182) l'ho ottenuto in prove di mezzofondo, fatte un po' in tutti i modi, secche, ripetute, ecc. In ripetute più corte (tipo sui 200m) pensavo anch'io che salissero di più ma non avviene, può darsi sia una difficoltà mia nel farle o un limite fisico stabile. Avevo cercato di documentarmi su come aumentare le pulsazioni massime, venivano consigliati allenamenti come gli sprint in salita, anche qui non mi risulta semplice arrivare a 180, già a 175 sono veramente impiccato però almeno servivano come potenziamento.
Sulla variabilità della frequenza massima con l'allenamento non ho dati ma purtroppo dicono che sia una delle caratteristiche più difficili da modificare, perciò dovessi scommettere su come cambiano in uno che sta fermo 6 mesi mi aspetterei un calo piccolo, comunque non è niente più che un pronostico, un esperto questa cosa la saprà certamente.
Sull'interpretazione che hai dato della questione,"spara al massimo che puoi fare", sono d'accordo, è una cosa di buon senso, però se viene da un esperrto non mi aspetto di dover usare il buon senso mi aspetto proprio che se dice tieni 189, devo starci molto vicino, anche perché non è un valore che avrà dato a occhio, lo ha ricavato da una proporzione partendo dalle pulsaizoni di soglia.
Nel mio caso ad esempio, un calcolo fatto in quel modo non funzionerebbe, la mia osservazione fondamentalmente era solo quella: io ho la soglia superiore ai 160 dell'esempio ma non potrei materialmente seguire gli allenamenti consigliati dalla simulazione di analisi, ci vuole una proporzione più bassa per me.
Ps. ultima cosa, qualcuno usa il test di Conconi anche per stimare le pulsazioni massime, anche da questo punto di vista non consiglierei mai di allenarsi a pulsazioni superiori a quelle misurate nel test. Non metto un dubbio l'utilità del test, tutt'altro, puoi ricavare parecchie informazioni ed effettivamente se lo ripeti nel tempo (facendolo allo stesso modo, alla stessa ora ecc.) puoi fare dei confronti sulle pulsazioni che hai alle varie velocità.
Argorunner

Anonimo ha detto...

Vorrei sapere quanto costa una visita come questa?