venerdì 27 maggio 2011

TRENT'ANNI FA, GIANNI POLI

da Podisti.net


'Fukuoka, città giapponese, è sempre stata sede di una delle maratone più qualificate al mondo nella storia della disciplina. Lì, nel lontano 1967 (era il 3 dicembre), un alieno era riuscito a concludere la gara in 2h09’36”: si trattava dell’australiano Derek Clayton, capace di interpretare alla lettera il ruolo di grande favorito con passaggi tipo 29’57” al primo diecimila. Questo record stabilito da un non-giapponese aprì definitivamente la strada per una partecipazione sempre più massiccia di atleti europei e americani: così il 7 dicembre 1975 Giuseppe “Pippo” Cindolo riuscì a stabilire il record nazionale con 2h11’45”. Il 6 dicembre 1981 la presenza dell’australiano Robert De Castella sulla linea di partenza dello stadio insieme con i giapponesi Kunimitsu Itoh e i gemelli Takeshi e Shigeru Soh faceva presagire una grande gara. Non c’era stranamente Toshihiko Seko, il favoloso re delle classiche del Sol Levante, atleta famoso per sobbarcarsi anche cinquanta chilometri di corsa al giorno, ma c’era Gianni Poli da Lumezzane, del Club San Rocchino Brescia, fino a pochi mesi prima ancora maratoneta part time. Allenato da Gabriele Rosa, il 24enne era cresciuto imperiosamente fino a superare i 20 km nell’ora societaria di corsa nell’aprile dello stesso anno. Dopo avere esordito nel 1979 con 2h20’09” a Mirandola, Gianni si era migliorato fino a 2h14’12” a Laredo (Spagna) nel 1980. Quel giorno a Fukuoka la giornata era serena, la temperatura era ideale (circa 10°C). De Castella, i gemelli Soh, Itoh e Poli passarono ai primi cinquemila in 15’31”. Forte, non fortissimo. Ma il secondo cambio mise in chiaro che quel giorno sarebbe stato speciale: 30’31” ai diecimila. Un po’ come le frenate di Alberto Salazar che, nell’ottobre di quell’anno, avevano messo in ginocchio Rodolfo Gomez e altri a New York: solo che la maratona sarebbe risultata più corta….Nel frattempo Gianni seguiva straordinariamente il gruppo di Itoh, De Castella e della “famiglia” Soh: 45’29” ai 15 chilometri, una trentina di secondi in meno rispetto al passaggio di Cindolo del 1975. A metà gara Gianni (che poi verrà soprannominato “il samurai”) è ancora lì, coraggiosamente. Qui comincia la progressione mirabile di De Castella, che pigia sull’acceleratore. Si passa in 1h04’27” a metà e Gianni in teoria è sotto le 2h09’00” ! La folla che sventola le bandierine sui lunghi rettilinei è l’unica consolazione per i magnifici faticatori di questa classica: al 25° chilometro “Deck” è in testa in 1h15’53”, mentre Gianni inizia a soffrire al quinto posto in 1h16’49”, con un Cindolo virtuale che si avvicina in 1h16’55”. Al 35° il bresciano sembra in crisi (1h48’32” contro 1h48’29” di Cindolo). Ma negli ultimi chilometri viene fuori la grinta incredibile dell’atleta lombardo, che ritrova le energie e miracolosamente sigla il nuovo limite italiano in 2h11’19” . Giunge quarto nella gara vinta da De Castella in 2h08’18” (nuovo limite mondiale all time) davanti al giapponese Kunimitsu Itoh, 2h09’45”, e al connazionale Shigeru Soh (2h10’19”). Sarà il primo risultato di valore internazionale per il grande pioniere di Lumezzane.

1 commento:

Paola C. ha detto...

Qualche altra notizia sul nostro maratoneta lumezzanese "GIANNI"..
nel 1983 ai Campionati del mondo di Helsinkj migliora con 2.11.05 e..RIPETE lo stesso identico tempo a Milano nel 1984 vincendo il campionato italiano di maratona.Grande salto poi a Chicago nel 1985 in 2.09.57...primo atleta italiano a scendere sotto il muro delle 2ore e 10 minuti. Nel 1986 vince con 2.11.06 la maratona di New York e nel 1990 vince la medaglia d'argento agli Europei di Spalato con Bordin e Bettiol..grande trionfo per la squadra azzurra!!!..Corre ancora, ma soprattutto, organizza per NOI gare su SPLENDIDI PERCORSI...Cortina -Dobbiaco, sCorriMELLA e Sarnico-Lovere....
Grazie Gianni!
Paola