venerdì 14 aprile 2017

ALLENA-MENTE: L'ARTE DI CORRERE

Quando, nel 1981, Murakami chiuse Peter Cat, il jazz bar che aveva gestito nei precedenti sette anni, per dedicarsi solo alla scrittura, ritenne che fosse anche giunto il momento di cambiare radicalmente abitudini di vita: decise di smettere di fumare sessanta sigarette al giorno, e di mettersi a correre. Da allora, di solito scrive quattro ore al mattino, poi il pomeriggio corre dieci o più chilometri. Qualche anno più tardi si recò in Grecia dove per la prima volta percorse tutto il tragitto classico della maratona. L’esperienza lo convinse: da allora ha partecipato a ventiquattro di queste competizioni, ma anche a una ultramaratona e a diverse gare di triathlon. Scritto nell’arco di tre anni, “L’arte di correre” è una riflessione sulle motivazioni che ancora oggi spingono l’ormai sessantenne Murakami a sottoporsi a questa intensa attività fisica che assume il valore di una vera e propria strategia di sopravvivenza. Perché scrivere - sostiene Murakami - è un’attività pericolosa, una perenne lotta con i lati oscuri del proprio essere ed è indispensabile eliminare le tossine che, nell’atto creativo, si determinano nell’animo di uno scrittore. Al tempo stesso, questo insolito libro propone però anche illuminanti squarci sulla corsa in sé, sulle fatiche che essa comporta, sui momenti di debolezza e di esaltazione che chiunque abbia partecipato a una maratona avrà indubbiamente provato.


Sarà che amo correre, per cui questo libro mi è piaciuto da subito e l’ho già letto almeno tre volte. Correre non è solo un hobby, o un passatempo, è uno stile di vita, una sorta di speciale appartenza e chi ama il running sà quanto renda dipendenti. Questo è un libro pieno di racconti sulla propria esperienza di corsa, dagli allenamenti, agli sforzi, a ciò che si pensa quando si prova enorme fatica. Se non hai mai corso ti viene voglia di cominciare. Se già corri ti convinci a non smettere mai!

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