domenica 28 giugno 2015

MONTE MADDALENA HISTORY TRAIL, CARTELLINO ROSSO


Peggio di così non poteva proprio andare. La prima edizione del "Monte Maddalena History Trail", corsa Fidal in montagna, si è purtroppo rivelata un autentico fallimento. E' successo infatti che a causa di una cattiva (o mancata) segnalazione di una deviazione, all'incirca al sesto kilometro di gara, gran parte dei concorrenti, almeno un'ottantina di atleti, sono stati indotti a sbagliare percorso e a tagliare il traguardo dopo "soli" 9 km contro i 16 in programma. Grande lo sconcerto tra tutti, ovviamente, per una giornata per certi versi da dimenticare. Non ci siamo, purtroppo. Queste sono cose che fatichi ad accettare in una non competitiva, figuramoci in una gara che si disputa sotto l'egida di Fidal! Di chi la colpa? Ovviamente in primis degli organizzatori. La passione e la buona volontà non sono in discussione, ma da sole non possono bastare. Quando si organizzano gare così lunghe, soprattutto in montagna, si deve prevedere un adeguato presidio dello stesso, non delegando il tutto ad un raffazzonato breafing pregara sperando poi nella buona sorte. E anche la Federazione dovrebbe vigilare sulla gestione delle singole gare. Se poi fosse impossibilitata a farlo per le spesso denunciate mancanze di addetti unito alle innumerevoli manifestazioni in programma, beh, si dovrebbe avere il coraggio di fare delle scelte drastiche. E cioè, meno gare, ma gestite meglio. Nel caso specifico, inoltre, è stato alquanto discutibile programmare una gara su un percorso interessato da un'altra corsa.
Vabbè, speriamo che chi di dovere tragga insegnamento da quanto accaduto e giriamo pagina. 
Non prima di segnalare la presenza di undici nostri atleti, quelli della foto più Marco Meris che chissà dove era finito) tutti al traguardo con kilometraggi diversi (e stavolta non per colpa del Garmin).
Quanto alle classifiche, chissà se verranno mai pubblicate.
Maddalena History Trail, ahi ahi ahi ahi

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi dispiace ma non sono d'accordo. ho partecipato, sia pure fuori gara, e ho fatto l'intero percorso.la verità è che si pretende che un trail sia segnalato come una corsa di strada.non sono contrario a massificare i trail affinchè vi partecipino più persone però lasciamoli trail.il perdersi, cosa che può accadere, fa parte della gara.80 sono andati dritti perchè si guardavano la schiena invece di guardare balis e gesso in terra.

Steve Strange ha detto...

Sarà..., ma le scuse pubbliche dell organizzazione, le facce di disappunto (leggi incazzate) degli addetti Fidal, la mancata stesura delle classifiche e molti altri particolari, la dicono lunga sul fatto che, stavolta, non si è trattato di una semplice disattenzione, di una balis messa male o di 80 impediti che si guardavano il culo a vicenda. Massimo rispetto per il mondo del trail, ma questa era una gara agonistica in montagna, non una gita a funghi. È come tale andava trattata.
Colgo l occasione x invitare x l ennesima volta tutti a firmare i commenti o questi non verranno pubblicati.

Unknown ha detto...

Ero presente ieri alla "gara"... È stata a dir poco imbarazzante altro che incolpare circa80 concorrenti...è emersa la superficialità e la poca esperienza da parte di chi ha organizzato questo....ridicolo spettacolo.Mi risulta che tra i primi atleti ci fosse colui che ha " tracciato" ( bestiemma) il percorso.....ciao edo

Anonimo ha detto...

Grazie Mr. Marathon per aver pubblicato il mio commento nonostante fosse anonimo. Mi sarei anche firmato, ma non sono riuscito a capire come avrei dovuto fare (mi sa che mi oriento meglio in montagna che non in mezzo a post, commenti e quant'altro). Mi chiamo Stefano Lancelotti e prima di tutto voglio farvi sapere che tra gli 80 ce ne erano giusto alcuni con cui ho avuto la fortuna di condividere vari trail e con i quali ho già avuto modo di scherzare sull'accaduto fin dalle prime ore successive alla gara (tra tutti il mio amico e vostro compagno di squadra Renzo Gaffurini).
Il mio voleva essere solo un contributo ad uno scambio di idee sull'accaduto senza alcun intento a voler colpevolizzare qualcuno e men che meno mi sognerei di dare dell'impedito a Renzo (ben più forte e capace di me) o a qualcuno degli altri 79.
E giusto per ribadire che il perdersi fa parte della gara vi invito a guardare il video "Fino alla fine del mondo LUT 2013" (minuto 28-29) dove Mike Foot, in testa alla gara, sbaglia percorso..chapeau

Steve Strange ha detto...

Nessun problema Stefano. Il commento l'ho pubblicato nonostante l'anonimato perchè comunque la critica era costruttiva. Continuo a pensare che domenica scorsa gli organizzatori potessero e dovessero far meglio visto che a sbagliare non sono stati solamente atleti "stradaioli", ma anche gente abituata a disputare trail di ben altra levatura. Speriamo almeno che la lezione sia servita a tutti. Ciao e buone corse.