martedì 26 maggio 2015

LA COPENHAGEN di SANDRO e SILVIO, ovvero "PER chi SUONA la CAMPANA"


Già lo scorso anno, di rientro dalla Maratona di Stoccolma, il nostro Sandro Monchieri ci aveva deliziato con il racconto della sua fatica scandinava. Domenica, in compagnia di Silvio Malè, Sandro ha corso la 42 di Copenhagen e anche stavolta ha voluto raccontarci in modo simpatico la sua gara. A Sandro rinnoviamo i nostri complimenti per la corsa e per il piacevole racconto. A Silvio, invece, "solo" quelli per la corsa e per il "Personale".

Per chi suona la campana

Sono seduto al caldo sole del molo di Teghtholmen aspettando il piccolo battello che tra poco ci riporterà verso "casa".

Abbiamo appena concluso la maratona di Copenaghen, la città silenziosa, capitale della Danimarca, la Venezia del nord.

Solo qualche ora fa tutto sembrava così diverso; la notte, che in questo periodo dell’anno qui dura veramente pochissime ore, non ci aveva portato consiglio, ed al nostro risveglio ci attendeva un cielo plumbeo, una temperatura rigida ed una città praticamente deserta, ancora sonnecchiante.

Così, lentamente e silenziosamente ci siamo portatati in zona partenza, accompagnati da una speaker molto discreta che in una strana lingua piena di kk e yy impartiva istruzioni e ringraziamenti.

Qui la prima anomalia: le griglie di partenza non esistono; al contrario ti viene indicato dove eventualmente partire in base al tuo tempo stimato; da noi sarebbe una giungla qui, al contrario, tutti sembrano rispettare le indicazioni e nessuno sembra fare il furbetto .

I primi km scorrono veloci. Non parla praticamente nessuno, il tifo è insonorizzato, la città sembra ovattata. Qui penso sia stato brevettato il battito di mani silenziato ed il clacson sulle automobili credo sia un optional da acquistare separatamente; gli unici a chiacchierare siamo come al solito io e Silvio Kilto Malè che oggi, forse, nonostante una preparazione alquanto deficitaria, cercherà di abbattere il muro delle 3 ore e quaranta che ultimamente sembra essere invalicabile.

Il silenzio dicevo è la cosa che all'inizio più ti colpisce, anche se piano piano come un atleta ben allenato il sole inizia a sbirciare attraverso le nubi. I tifosi iniziano a scaldarsi e la città a rianimarsi; il percorso è bellissimo, anche qui 2 giri praticamente speculari in pieno centro tra parchi verdissimi e canali azzurrissimi. Il percorso è leggermente mosso, ma la vista ripaga ampiamente lo sforzo; comincio a pensare che Wagner per comporre la sua famosa "Cavalcata delle Valchirie" si sia ispirato alla maratona di Copenaghen; forse più che a Stoccolma, bionde ed aitanti amazzoni, rigorosamente con coda di cavallo alta, sfrecciano in ogni dove (in realtà anche la componente maschile è ricca di statuari vichinghi, ma non so perché lo noto meno).

Tutto si scalda. La magnifica luce del nord illumina una città ed un pubblico meraviglioso. Impeccabile come sempre l'organizzazione: rifornimenti ogni 4 km, assistenza stradale perfetta con geniali cambi di percorso di qualche centinaio di metri per agevolare il traffico comunque ordinatissimo. Il sogno di ogni runner che ama correre in città.

Insieme ci godiamo le strade ed i monumenti, qualche piccolo tratto di pavé e leggeri saliscendi. Intorno al trentesimo km decidiamo di lasciarci. Come ogni maratoneta sa, da qui inizia il difficile ed è giusto che ciascuno gestisca la fatica a modo suo. Un ultimo cavalcavia e poi l’arrivo (a dire il vero meno spettacolare di altre maratone). Ottimo anche il refreshment post gara in perfetto stile "ecogreen", con yogurt, frutta fresca e fiumi di birra (analcolica).

Un'ultima particolarità: all'arrivo chiunque batta il suo personale è autorizzato a suonare una campanella appositamente collocata. Beh, per rispondere ad Ernest Hemingway che si chiedeva "Per chi suona la campana", questa volta la campana è suonata per te, amico mio.

Sandro "Monky" Monchieri - 3:28:39
Silvio "Kilto" Malè - 3:38:22 (Personal Best)

4 commenti:

fabio ha detto...

Complimenti, brai gnari!!

Stefano B. ha detto...

Complimenti per la gara e il personale ragazzi e bravo Sandro per aver scritto in modo così entusiasmante la vostra impresa.

Anonimo ha detto...

Bellissimo il racconto, io cero e posso solo confermare quanto letto! Bravi ragazzi
Alessandro Running Prealpino

Anonimo ha detto...

complimenti a tutti e due!!! ed il racconto emozionante.... da pelle d'oca !!!
Daniela M.