domenica 9 giugno 2013

MARATONA del GUGLIELMO


La 22^ edizione della Maratona del Guglielmo era a suo modo una prima assoluta, dato che da quest'anno gli atleti erano impegnati a sobbarcarsi oltre ai durissimi 30 e rotti km classici, anche la discesa che dalla vetta del Guglielmo li riportava a Zone, coprendo così la distanza canonica di maratona. Al solo pensiero, una prova assolutamente massacrante. 
Non essendo presente, io mi limiterò oggi a snocciolare i numeri della gara, augurandomi che ai miei dati asettici vengano in soccorso nelle prossime ore i commenti dei nostri grandi protagonisti.
E dunque, il primo vincitore assoluto di questa Maratona del Guglielmo new style è stato Dino Melzani (SSD Bagolino), giunto al traguardo di Zone dopo 3.38.11, un tempo che sarebbe assolutamente decoroso anche per una maratona cittadina. Grandissimo! Al secondo e terzo posto sono poi giunti due vincitori della vecchia Proai-Golem, Giuseppe Antonini (Paratico, 3.44.15), e Franco Bani (Free Zone, 3.51.37). A primeggiare tra le donne è stata invece la bergamasca Cinzia Bertasa (4.31.18). Piazza d'onore per Patrizia Pensa (Pol. Besanese, 4.43.22) e terzo gradino del podio per la prima delle bresciane, Sara Recenti (Free Zone, 4.46.51).
24 i nostri che hanno portato a termine la gara e il loro non è stato certo un ruolo di comparsa. Già al 29° posto, infatti troviamo il primo dei nostri con Giacomo Remedio, al rientro dopo la stagione invernale di sci-alpinismo, subito grandissimo protagonista e unico dei nostri a terminare entro le 5 ore (4.42.23). Chapeau! Si scende al 78° posto per trovare il secondo dei nostri, Samu Tognolini, anche lui oggi grandissimo protagonista, che lascia dietro a sé tantissimi  specialisti di corsa in montagna. Super! Con un ritardo di circa 5 minuti da Samuele, nel fazzoletto di pochi secondi, hanno poi tagliato il traguardo Ezio Bonardi, Massimiliano Tonelli e Renzo Gaffurini. A loro, come a tutti i nostri in gara oggi, i nostri grandi e sinceri complimenti per la loro impresa sportiva. Bravissimi! E un bravo pure a Gherardo Bosio, anche se costretto all'abbandono.
Qui la classifica generale assoluta (333 iscritti, 290 finisher).

Alcuni dei Leoni al via

13 commenti:

Franco Ersego ha detto...

Complimenti a tutti gli "eroi"!!!

MARCO PEA ha detto...

Grandi, grandi, grandi...

Mauro ha detto...

E complimenti anche a Ivano, primo nel mondo a pubblicare le classifiche. Grandeeeeee!!!!!!!

Steve Strange ha detto...

Oddio... Primo proprio no. Qualcuno le deve pubblicare prima di me, sennò io i numeri da dove li prendo??!

Marzia ha detto...

Grandissimi!
Fateci avere i vostri racconti....
tempo da lupi?

Anonimo ha detto...

Tutti eroi,splendidi e veri leoni!!!!Al Samuele un complimenti doppio. Lè pèrchèl che al sa faò miò eder an giro al balosss!!!Ciao.Michele Este

Anonimo ha detto...

Personalmente posso dire che e` stata davvero dura. La salita la conosciamo tutti, bella e selettiva, ma la discesa e` stata veramente dura. Ripida sconnessa e piena di tornanti .Un calvario. Se posso votare , voto la vecchia versione della proai- golem.
Un saluto a tutti. Mauro C.

Paolina54 ha detto...

FANTASTICI TUTTI....ma nemmeno una "leoncina" quest'anno??
Paolina54

Samuele T. ha detto...

Il Golem è sempre il Golem.
Il passaggio all'Almici è suggestivo anche se non vi è posto l'arrivo.
La discesa fa molta selezione, anche più della forcella di Sale; per fortuna la pioggia ci ha risparmiato.
Così è una vera corsa in montagna, anche se credo che la scelta del nuovo percorso non abbia "sfondato" come credevano gli organizzatori.
Per il resto una bellissima giornata, vissuta con il solito piacevole spirito di gruppo.
Una menzione particolare per Giacomo che è di un altro pianeta rispetto a tutti gli altri BSM; mi ha rifilato mezz'ora e mi ha detto che è scoppiato...
Sticazzi!!
Samu

Anonimo ha detto...

Devo dire che ho scelto l'occasione giusta per avere il mio battesimo sulla distanza dei 42,195
Esperienza indimenticabile!!!
Complimenti a tutti !
Aldo

Anonimo ha detto...

Io non avevo mai fatto la Proai Golem e nemmeno una maratona e devo dire che è stata durissima ma l'organizzazione, il passaggio in Croce di Marone e il percorso sono stati davvero fantastici. Personalmente la gara era partita bene ed ero nei dieci con Maini Paini e altri 2 quando prima di Invino purtroppo un signore ci ha fatto seguire il percorso di un'altra gara(ironia della sorte la gara si chiamava "dei dispersi")....sbucati fuori sulla strada di Polaveno siamo stati caldamente invitati dagli atleti che erano davanti a tornare indietro ed io sono stato l'unico che è tornato giù fino alla fine della strada sterrata, anche perchè avevo lì i parenti che mi aspettavano....Morale alla fine mi sono fatto 1 km in più..pazienza. Comunque in questo caos ho perso 4-5 posizioni e ne ho riprese 3 fino alla fine della Forcella di Sale dove sono iniziati i crampi che mi hanno letteralmente segato le gambe, facendomi compagnia sino all'arrivo con scosse continue. 3 settimane di preparazione sono troppo poche per affrontare una gara del genere. Comunque ho visto che praticamente i crampi hanno colpito moltissima gente..quindi, mal comune mezzo gaudio no? Nel complesso corsa veramente impegnativa e grossissimi complimenti a tutti quelli che l'hanno finita tra mille peripezie, stringendo i denti sulla discesa finale tra un crampo e l'altro. Dopo il "muro del pianto"...il "calvario degli irriducibili"! Un'esperienza unica

Ciao a tutti
Giacomo Remedio

Anonimo ha detto...

Dire Maratona Dura e dire poco......pero' sono davvero orgoglioso di me stesso , primo per essere arrivato fino in fondo e poi perche' nella fatica di questi 42,195 mt lunghi 5 ore e 56 minuti che mi e' valso il 185° posto sono riuscito a godermi le meraviglie intorno a me, vivendo in pieno la bellezza di questa Stupenda gara......!
PIOVRA

Anonimo ha detto...

complimenti a tutti e buon rientro a Giacomo che ,come forse nessuno sa' perche' non nell ambiente, quest anno ha concluso una stagione sci alpinistica a livelli alti...sempre a pochi minuti da atleti di taratura nazionale...brao Giacomo...continua cosi'
Paolo Acanfora