giovedì 17 maggio 2012

PAROLE DI CORSA


Ogni tanto ritornano i consigli di lettura. Questa volta è Stefano Beltrami a segnalarci il libro in questione e qui sotto trovate la sua recensione.

CORRERE LIBERI PER IL PROPRIO POPOLO

Questa è prima di tutto una grande avventura. 
 "Il ragazzo che cavalcava il vento" è la storia di un ragazzo Tarahumara, popolazione messicana leggendaria fra i runners perché per sopravvivere ha sviluppato nei secoli un'attitudine alla corsa di resistenza che non pare avere uguali nella storia recente. 
"Figlio d'arte", Javier calza gli huarache di pelle di cervo donatigli dal padre per partecipare al rarahipa, una competizione in cui vince chi resiste più a lungo nel calciare una palla rincorrendola in gruppo per ore e ore. 

Javier è però costretto ad assistere impotente alla violenza dei narcotrafficanti che si impossessano della sua terra.
Con l'aiuto di Randy uno "yankee" che ha cercato presso i Tarahumara il luogo per ricominciare una vita diversa, Javier si convince che l'unica possibilità per salvare la sua terra sarà coinvolgere  a suo favore l'opinione pubblica americana. 
E che l'unico modo per portare la causa dei tarahumara all'attenzione del grande pubblico sarà un'incredibile impresa sportiva, quella che un diciassettenne messicano compirà se riuscirà a vincere l'infernale Western States Endurance Run, nella regione californiana della Sierra Nevada. La storia diventa allora quella della preparazione a una miracolosa impresa sportiva, una di quelle che si realizzano solo se a doti fisiche e a un allenamento di assoluto livello si sapranno unire quelle risorse spirituali che solo chi conosce la sofferenza può tirar fuori. 
E la storia, diventa romanzo: educazione alla conoscenza di un ambiente in cui è ancora la natura a dettare le regole, ma anche esplorazione delle risorse più nascoste, quelle che ti fanno trovare "dentro" capacità che non sapevi di possedere, riserve di un'energia che è la stessa cosa della vita e che tiri fuori quando è la vita stessa a essere messa in gioco. Un'avventura che non mancherà di avvincere chi ama immergersi nei grandi spazi, chi vive l'attività sportiva come una sfida ai propri limiti, chi crede che la corsa sia prima di tutto una questione di mente e di cuore.
Non è un testo "tecnico" sulla corsa, ma è basato su una storia vera, ho letto il libro nel giro di una settimana. Un consiglio per chi ama leggere tutti i giorni o una buona lettura da mettere in valigia per le prossime vacanze.

Il ragazzo che cavalcava il vento, di Leonardo Soresi

Nessun commento: