lunedì 25 luglio 2011

LA DOLOMITES SKYRACE RACCONTATA DA RICCARDO

Questo è ieri, non a febbraio...
Riccardo ha preso al balzo il mio invito a raccontarci la sua (e di Daniela) Dolomites Skyrace. Una gara avversata dal maltempo che imperversa in questa 'strana' estate e che ha reso ancora più difficile la prova degli atleti. Gustatevi il racconto e ... grazie Riccardo!
La tensione pre-gara comincia alle 6:00, facendo colazione sul letto (non a letto, proprio sul lenzuolo del letto) perchè a quell'ora i gestori del garnì dormono ancora...
Però ci hanno dato tutto il necessario la sera prima, quindi ci arrangiamo.

Partiamo per Canazei alle 7:00 che già piove.
Quando arriviamo in zona scopriamo che la partenza è spostata dalle 8:30 alle 9:00. Nell'ora seguente verrà ulteriormente spostata alle 9:30. A forza di aspettare per forza che sale la tensione!!!
Ore 9:30: tutti in fila nella corsia di partenza. Davanti gli 80 top runner, dietro gli altri (tutti muniti di chip sull'immenso pettorale a canotta). Si parte. Piove.

Il serpentone sguscia tra le case di Canazei e subito dopo 5 minuti l'asfalto finisce. Si sale a rotta di collo sulle piste. Perdo Daniela, nel senso che è là davanti e non la vedo più. A poco a poco comincio a capire chi saranno i miei compagni di salita, almeno fino al Pordoi. Comincia a nevicare sottile e quasi è meglio, visto che alla fine la neve debole ti bagna meno della pioggia. Nel frattempo la temperatura comincia ad abbassarsi e all'uscita del bosco poco sotto al Passo Pordoi il vento si fa sentire. Mi infilo la giacca come fanno in molti.
A questo punto, invece che continuare diritti verso il passo per poi attaccare la forcella Pordoi, il nostro percorso "modificato" piega a destra e ci fa girare tutto attorno al Sas Becè, il corno di pietra di fronte al Sas Pordoi.

Arrivati a Passo Pordoi giù veloci verso quello che si rivelerà un toboga di fango. Devo dire che io mi sono divertito visto che mi piace la discesa e che, per fortuna, non ho paura a lanciarmi un po' alla "spericolata". Ho visto però qualcuno che ne ha fatte di tutti i colori, fino ad un tipo che si lanciava "di culo" direttamente nel fango, come se fosse neve. Sarà forse un grossista di detersivi? Non lo saprò mai.

Al Lupo Bianco, con mio grande stupore, vedo Daniela in lontananza al ristoro. La chiamo e la saluto. Lei ricambia e fa la cosa giusta, ovvero non mi aspetta, perchè comincia la salita verso il Passo Sella. Fa bene, anche perchè al Passo mi avrà caricato sulla schiena almeno 5 minuti. A fine gara scoprirò che ha tirato un po' il freno nella discesa dal Pordoi, effettivamente "complicata" per le condizioni del terreno, ma che altrimenti sarebbe da fare con i talloni che ti toccano le orecchie.

Arrivati al Sella, dopo circa 500 metri di dislivello, giù di nuovo per l'ultima discesa seguendo una strada che costeggia la Pista che dal Col Rodella scende al Lupo Bianco (per chi ama il Sellaronda d'inverno, un must!). Ecco finalmente il traguardo (gli ultimi chilometri li sento veramente tutti). E' finita. Piove ancora. In totale 23,30 Km, 1.400m dislivello, un percorso inventato la mattina stessa, meno panoramico e tecnico dell'originale, con circa 350m meno di dislivello ed un paio di chilometri in più, ma altrettanto impegnativo. I cancelletti credo che non siano stati applicati, altrimenti non si spiegherebbero i tempi in classifica, ma i cancelli originali sono molto selettivi (nelle "nostre" gare sono molto più comodi). Oggi ho visto in faccia i famosi spagnoli, al traguardo s'intende: veramente fortissimi. Complimenti anche al simpatico conterraneo Gianfranco Danesi, che con la solita modestia archivia un 19° posto assoluto (Paolo Larger, il vincitore dell'anno scorso, è 14°). Chapeau.

Bene, questo è tutto per il mio racconto "in soggettiva". Daniela mi ha delegato, anche perchè lei è andata a dormire.
Per un podista senza grandi qualità come me queste gare sono magiche e sono contento oggi di aver partecipato alla magia.
Per chi volesse cimentarsi nel 2012, ricordatevi che noi abbiamo l'indirizzo di un garnì dove si fa colazione a letto.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

veramente mitici!

Steve Strange ha detto...

complimenti a Riccardo e Daniela per il racconto e per la gara. anto

maria ha detto...

bravissimi!! e grazie di renderci partecipi della vostra "arrampicata" con il racconto. Deve essere stato bello!!! l'anno prossimo magari si puo' andare a quel Garni' ... tanto per essere lì a vedere quelli che partono ;-)

Anonimo ha detto...

grande gara, anche io l'anno scorso l'ho fatta e ho beccato brutto tempo, complimenti, posti fantastici!!!! ermes!

Anonimo ha detto...

BELLISSIMO......GRANDI GRANDI....SENZA PAROLE....
PIOVRA