USO PRIVATO DI STRUMENTO PUBBLICO

Approfitto del ruolo di vostro umile scriba, per approppriarmi momentaneamente di questo spazio, che è invece "proprietà" di tutti noi.

Oggi mi sono sentito commosso, stordito, depresso, euforico, tutto insieme, per tutta questa dimostrazione di affetto nei miei confronti, tanto che avrei voluto scrivere qualcosa a ognuno di voi.

Ma non si può. Quindi, me la caverò con un grazie di cuore a tutti.

Per le vostre parole, per i vostri sorrisi, le pacche sulle spalle ed ogni istante di affetto che mi avete regalato oggi e da quando ci frequentiamo.

Tutte cose che mi riempiono di orgoglio e mi insegnano a guardare avanti.

Il tempo vola. La vita va così: ti affianca e ti sorpassa, e a noi sembra sempre di andar piano, fiaccati dal tempo e spesso da un destino che poco ci piace. 

Ma la corsa ci insegna ad essere forti nella volontà di lottare, cercare, trovare e non cedere mai, anche quando abbiamo poche forze e molto ci è stato sottratto.

Perchè molto ci resta. Sempre.

Considerererò dunque questi "Cinquant’anni" come una tappa importante della mia vita, ma anche un punto di ri-partenza, e noi che corriamo, sappiamo quanto in alcuni casi sia bello poter ripartire dal via, guardare un orizzonte avanti a noi e pensare che ci sono ancora tanti traguardi da raggiungere e mille cose da fare, sognare, baciare, aggiungere, mordere, acchiappare, stringere, leggere, ascoltare, guardare, toccare, assaporare, conquistare.

Cose da vivere, per vivere pienamente e non solo per essere vivi.

Grazie ancora.

Ivano