martedì 30 novembre 2010

REWIND: MARATONA DI FIRENZE

Anche su Firenze i commenti sono già stati moltissimi e dunque non mi dilungherò più di tanto.
Anche qui acqua e freddo a volontà, con la differenza, rispetto a Padenghe, che in queste condizioni si è dovuto correre per ben oltre tre ore. E se a questo aggiungiamo l'ora passata in griglia ad aspettare il via e tutto il tempo occorso a fine gara per racimolare qualcosa di asciutto e per poi raggiungere i rispettivi alberghi, ecco che abbiamo il quadro intero di una gara che ha messo tutti a durissima prova. Eppure i nostri risultati sono lì da vedere. Personali come se piovesse (eccome, se pioveva !!!!) e qualche prestazione decisamente da urlo. Peccato per Barbara (Bertelli) e Alessandro (Bignotti), costretti all'abbandono da problemi fisici, ma hanno tutto il tempo dalla loro per rifarsi. Agli altri, indistintamente, complimenti non del tutto disinteressati a manetta.
Il percorso era per larga parte nuovo. Discesa iniziale ridotta ad un kilometro scarso, il parco delle Cascine affrontato tra il 5° ed il 13° km (decisamente meglio così), alcuni passaggi "nuovi" in centro città (da brividi quello su Ponte Vecchio al 38° km) e diversi sottopassi e cavalcavia dislocati lungo il percorso con una salita (!) di un centinaio di metri suppergiù al 37° km che mi ha fatto passare in rassegna con la voce che mi era rimasta, tutte le madonne che conosco.
L'organizzazione, ottima nel pregara e lungo tutto il percorso, ha presentato qualche crepa dopo l'arrivo, ma sicuramente era ben difficile fare meglio con le condizioni atmosferiche che peggioravano di minuto in minuto.
Questo è tutto .. o quasi. Il resto è stata la trasferta in compagnia: divertente, indimenticabile. Le battute, i tanti aneddoti che non mancheremo di raccontarci fino a sfinirci, ogni volta che capiterà. E poi i tanti in bocca al lupo prima del via (quanti ne abbiamo fatti crepare di lupi?!), le pacche sulle spalle di incoraggiamento, il via, la tensione che si sfalda man mano che passano i km, la gioia di vedere un volto amico pronto ad incitarti lungo la strada, i "cinque" dei bambini, le mani che si protendono ai ristori, l'arrivo, le lacrime di gioia e commozione, gli abbracci con volti conosciuti e no, la medaglia al collo che non vorresti mai più sfilare, i 26 sms di felicitazione a cui rispondere, per la gioia della TIM ... ma sì, chissenefrega!, la stanchezza felice che ti assale ... Tutto questo e molto altro ancora è la Maratona. Una splendida follia lunga 42 km e 195 metri. Non un metro di meno, sennò non vale.

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