Siamo già a giovedì. Sembra incredibile! Mesi e mesi di preparazione e tutto si brucia nel giro di poche ore, pochi giorni...
Tutto svanisce: i propri sforzi; le rinunce dei propri cari che “sopportano” le esigenze temporali dei maratoneti in allenamento anche la sera tardi sacrificando un po' del tempo che abitualmente si dedicherebbe alla famiglia o agli affetti; la voglia di programmare il futuro sportivo; il desiderio di infilare le scarpette e partire per una sgambata alla mattina presto, nel silenzio...
E' chiaro che durante il giorno +1 le gambe non rispondono ed è difficile chiedere loro di portarti a fare il turista in giro... Eppure le energie per qualche visita le abbiamo trovate. C'era anche l'elemento “moltiplicatore” delle forze: la medaglia al collo. Sembra una cosa da “sfigati” – perdonate il termine aulico – ma funziona: ci si saluta per strada tra sconosciuti e ci si fanno le congratulazioni; se qualcuno poi chiede che tempo hai fatto hai ottime probabilità di suscitare stupore! 2h33' per me e 3h11' per Teodoro sono dei tempi stellari per la massa dei podisti. Considerate che io ne ho messi dietro oltre 43800 (62°) e Teodoro oltre 42000 (1800° circa)... Teodoro ha portato a casa un nuovo personale, anche se la seconda parte di 6' più lenta della prima e il fatto che in 4 giorni non abbia più corso lascia pensare che qualche difficoltà l'abbia patita ;-)
Scherzi a parte, ora siamo troppo impegnati a vivere la città per pensare alla corsa (io però ho già fatto ugualmente tre uscite): MoMA, MET, Guggenheim, Empire State Building, 5th avenue, Museum of Natural History, Ground Zero, Liberty Statue and Ellis Island, Macy's (ah no, questo è un posto per lo shopping... ma fa parte del relax!), Meatpacking District., etc etc...
Ah, senza dimenticare “Mariella Pizza” all'angolo sudorientale tra la 57^ e la 9^!
T.T.
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